martedì 8 marzo 2016

QUEL FURTO CAPITALISTA DELL’ OTTO MARZO SOVIETICO... (con la benedizione delle suffragette borghesi)

"Ridotta a un "brand", venduta per un giorno a prezzi irragionevoli, la mimosa rappresenta bene tutto ciò che nell'8 marzo è da buttare, dagli orpelli del marketing a quanto di rituale e di stantio, come ogni celebrazione, si porta dietro..."              (Benedetta Tobagi) 



La data dell’8 marzo, in origine la Giornata Internazionale dell'operaia, “fu fissata solo nel 1921, alla seconda Conferenza delle donne comuniste di Mosca, in memoria della grande manifestazione delle operaie contro lo zarismo che si era svolta in quella data nel 1917 [Rivoluzione di febbraio, ndr]. 

A partire dagli anni Cinquanta, tuttavia, si diffondono vulgate che "cancellano" la genesi moscovita, legando l’8 marzo al vivace movimento statunitense d’inizio secolo per i diritti delle lavoratrici, e in particolare – nella tradizione del "martirologio" – al tragico incendio del marzo 1911 alla Triangle Shirt Waist Company di New York… 

L’incendio in realtà ebbe luogo a fine marzo, ma nella pubblicistica divenne il mito fondativo della giornata della donna: forse anche per attenuare i caratteri sovietici e comunisti della ricorrenza”.

(Benedetta Tobagi, Repubblica, 8 marzo 2012)

La rivoluzione di Ottobre in URSS segnò la socializzazione
del lavoro domestico e l'ingresso delle donne nel mondo
sociale e produttivo, per emanciparle e strapparle dalla
"schiavitù domestica"  e dal peso degradante e umiliante,
eterno ed esclusivo della cucina e della camera dei bambini
 
 UAACS - UNIONE PER L’ATEISMO ANTIRELIGIOSO E IL COMUNISMO SOVIETICO