venerdì 16 marzo 2018

IL SANGUE DI GESÚ LAVA PIÚ BIANCO

Gli effetti psicopatologici delle religioni 
“Tutte le religioni si sono limitate a canonizzare pochi frutti dell'ignoranza e dello squilibrio mentale degli antichi e a tramandarli a noi, come se si trattasse di verità primordiali” (Sam Harris)
  
Una delle tante, truci rappresentazioni
locali della Passione.
“I film dell’orrore sono un modo per rovinare il sistema nervoso della gente", dicevano in Unione Sovietica in merito al cinema horror occidentale. Ma ci sono spettacoli persino peggiori di un film dell’orrore, di un cinepanettone o di un film d’azione americano.
Come gli zombie di cinematografica memoria - morti viventi che riemergono dalla propria tomba - in ogni parte d’Italia è un fiorire continuo di “sacre rappresentazioni della Passione di Gesù”, con la consueta, servile, devota ed entusiastica adesione di giornalucoli, sponsor bizzarri, associazioni di ogni tipo, noti e meno noti personaggi locali da sagra paesana e tutto quel variegato mondo provinciale, gretto, stantio, arretrato, bigotto e oscurantista che appare moderno solo perché viaggia con smartphone, fessibook, whatsapp e via inebetendo: piccoli giornalisti servi di piccoli padroni, manovalanza impiegatizia ed intellettuale, piccola borghesia ex-contadina, sottoproletariato, militonti politici d'accatto, ecc.
  
Le statue e le raffigurazioni
della "Madonna dell'Addolorata"
raggiungono l'apice dell'orrore.
Non c’è bisogno di ricordare il penoso episodio di quel figurante che alcuni anni fa morì davvero mentre impersonava l’impiccagione di Giuda, per gettare una macabra luce su simili iniziative.
Basta guardare con occhi nuovi a tutta quella mitologia e ritualità cristiana, a cui il nostro cervello è assuefatto fin da bambini, per provare un vero senso di orrore e di repulsione: corpi e tuniche macchiate di rosso, spine che bucano la carne viva della fronte, sangue che gronda da ogni parte, chiodi che trapassano le mani e i piedi, lance conficcate nel costato con fiotti di sangue, carni ferite e schiene flagellate, corpi nudi e straziati. E di contorno magari una statua della “Madonna addolorata”, tutta vestita di nero, con un cuore d’argento trafitto di spade. Una vera e propria mistica delle sevizie e del sangue. 
Una statua della Passione:
la truculenza è una costante.



Che si facciano spettacoli per rappresentare questo scempio, con tanto di scene morbose e raccapriccianti, la dice lunga sul sadismo di chi le organizza e sulla morbosità di chi vi assiste, oltre ad essere l'ennesima conferma dell’impronta psicopatologica di tutte le religioni e di tutte le persone religiose.
Ma che in queste agghiaccianti rappresentazioni siano portati anche i bambini, costretti a subire traumi pesanti e irreversibili - a causa di messaggi così brutali, scioccanti e sanguinari, oltreché menzogneri - è qualcosa che grida vendetta al cospetto degli uomini e in una società normale sarebbe motivo più che sufficiente per togliere la patria potestà ai loro genitori.
A questo proposito Sam Harris ha scritto: “Anche se in genere le persone religiose non sono folli, le loro credenze lo sono in modo assoluto. Miliardi di uomini credono ancora cose che nessuna persona sana crederebbe in modo autonomo.” 
Un momento della "Passione e morte
di Gesù" di Jesi: genitori che ridono
divertiti al turpe e morboso spettacolo,
mentre i figli subiscono ferite profonde
che resteranno per sempre.
E cosa dire del Comune di Jesi che fin dal 2008 ha generosamente offerto (anche a nome dei cittadini mentalmente sani...) il proprio patrocinio a questo lugubre spettacolo, che si è svolto a Jesi per ben dodici volta al Parco del Ventaglio? Niente di nuovo, in verità. Da molti anni le varie giunte (fino a pochi anni fa sostenute da sedicenti partiti di sinistra come PD e sedicenti Comunisti Italiani / Rifondazione Comunista) hanno foraggiato le varie iniziative della Chiesa e delle associazioni cattoliche jesine, per mantenere il proprio serbatoio di voti anche in aree teoricamente appartenenti all’altro fronte (un vero e proprio voto di scambio).

Che cosa potevamo aspettarci ad esempio dai precedenti sindaci come  Marco Polita che nel 2000 voleva impedire una mostra contro il giubileo o dal sindaco, Belcecchi, ex scout (eh sì, proprio come l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi!), quasi sempre spalleggiato dai due partiti finto-comunisti, che ha inaugurato statue di Padre Pio, accolto con la fascia tricolore una statua della madonna calata da un elicottero (sic!), annullato lo spettacolo teatrale di Margherita Hack per la morte del tiranno vaticano Wojtyla, talebanicamente rimosso le nostre vignette satiriche sull’Islam, dato la cittadinanza onoraria al precedente Vescovo di Jesi, ecc.? Che cosa si potrebbe fare di peggio?
Un curioso (e casuale?) accostamento di
due striscioni pubblicitari a Jesi: pagliacciate
elettorali borghesi e macabre mascherate
in costume. Un'abbinata perfetta.
Nulla ovviamente è cambiato con il "nuovo" sindaco Bacci, (ora al secondo mandato elettorale) visto che nella dittatura del capitale le elezioni sono solo una farsa in regime di partito unico e dettano legge solo la borsa, la finanza e i boss delle varie confessioni religiose.
Luigi Di Maio mentre compie il gesto macabro e viscido di 
baciare una ampolla con del liquido spacciato per il sangue
di un personaggio di fantasia chiamato San Gennaro, esibito
da un impostore con abiti grotteschi che dice di rappresentare
un essere invisibile chiamato dio.

Nulla cambierebbe anche se ci fosse una giunta del M5S visto che il fondatore e il nuovo capo-politico tengono molto alle tradizioni italiche come nel caso della difesa della fascista preghiera dell'Alpino (clicca qui) o nel caso del vomitevole e spregevole bacio di Di Maio all'ampolla-truffa contenente un liquido spacciato per il sangue di un personaggio di fantasia chiamato San Gennaro ...

A questo orribile evento non hanno certo mancato di dare il loro sostegno 
progressisti di grana grossa, cattocomunisti, sinistroidi vari e magari qualche stravagante “antagonista” con la mente annebbiata dal "fumo" o dall'alcool. A Jesi ne abbiamo viste molte di queste "mistiche" ammucchiate, come nel recente "Coordinamento per la legge 194" (clicca qui).

Ma, beninteso, ci sono "usanze" e culti ancora peggiori. La cosiddetta “eucarestia” raggiunge vette inimmaginabili di follia: un vero e proprio rito cannibalesco; un caso eclatante, seppur immaginario, di antropofagia cadaverico-funeraria; una sindrome psicotico-allucinatoria di massa, dove le persone sono realmente convinte di mangiare il corpo e di bere il sangue di un cadavere di duemila anni fa! Se prima eravamo nella morbosità sado-masochista qui siamo di fronte al delirio macabro-orripilante.

  
Prima comunione. Stuprati mentalmente, derubati
della loro innocenza, costretti a credere di cibarsi
del sangue e carne di un uomo (immaginario),
irreggimentati e vestiti come crociati.
E cosa dire dei genitori che per convinzione o per quieto vivere spingono o permettono ai loro figli di essere mentalmente stuprati tramite l’iniziazione al rito dell’eucaristia (clicca qui), con l’indottrinamento prima (catechismo) e con la cosiddetta “Prima Comunione” poi? Se nel primo caso abbiamo invocato la privazione della patria potestà, in questo caso il minimo sarebbe l’arresto per violenza e sevizie mentali su minori...
Oltretutto si tratta - insieme al battesimo, alla cresima, al matrimonio, al Natale ed alla Pasqua - di uno dei fenomeni più squallidi di business economico-religioso e piccolo-borghese, dove divino, infanzia, denaro, cibo, edonismo, compravendita, festa, esibizionismo, conformismo e individualismo, diventano un blocco indistinto e in cui il bambino viene avviato alla sua prima “istruttiva” esperienza mercantilistica, di mercimonio e di commercio dei (dis)valori e di adesione a ripugnanti bugie collettive (clicca qui). 
  
Marco Travaglio, nuovo mito di ingenui riformisti
borghesi, si presenta come il paladino della
legalità, ma è membro della più grande associazione
a delinquere della storia e pratica devotamente
il più macabro e folle dei suoi riti.
Scrive sempre Sam Harris: "E’ difficile immaginare una serie di credenze folli più di quelle che sono alla base di molte delle nostre tradizioni religiose. Considerate una delle pietre angolari della fede cattolica: «Mediante la consacrazione si opera la transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Sotto le specie consacrate del pane e del vino, Cristo stesso, vivente e glorioso, è presente in maniera viva, reale e sostanziale, il suo Corpo e Sangue con la sua anima e divinità. Gesù Cristo, che, come è noto, è nato da una vergine [sic!], l'ha fatta in barba alla morte ed è asceso al cielo in carne e ossa [sic!sic!], adesso può essere mangiato sotto forma di ostia. Poche parole in latino pronunciate sul vostro vino preferito e potete anche bere il suo sangue [sic!sic!sic!]. Si può mettere in dubbio che chiunque sostenesse in modo autonomo queste credenze sarebbe preso per matto? O meglio, c'è qualche dubbio sul fatto che sia effettivamente matto”. 

Non c'è che dire:
il sangue di Gesù “lava più bianco”...
anche quello di Mosè non scherza però (vedi Israele)...
ma, ultimamente, quello di Maometto "lava" meglio di tutti... (clicca qui).
Ateismo Antireligioso

Piccola Bibliografia
1) Sam Harris La fine della fede. Religione, terrore e il futuro della ragione Nuovi Mondi (2006)
2) Michael Schmidt-Salomon / Helge Nyncke - "Mi scusi, per trovare Dio?", domandò il piccolo maialino. Un libro per tutti quelli che non se la bevono - Asterios Editore (2008)