martedì 21 dicembre 2010

I PLAGI DEL CRISTIANESIMO: IL PRESEPIO DEGLI ETRUSCHI

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Per comprendere il significato originario del presepe, occorre chiarire la figura del lare (dal latino lar, "focolare", derivato dall'etrusco lar, "padre"), profondamente radicata nella cultura etrusca e latina, diversi secoli prima della nascita del cristianesimo.

I lari (lares familiares) erano gli antenati defunti che, secondo le tradizioni romane, vegliavano sul buon andamento della famiglia. Ogni antenato veniva rappresentato con una statuetta, di terracotta o di cera, chiamata sigillum.

Le statuette venivano collocate in apposite nicchie e, in particolari occasioni, onorate con l'accensione di una fiammella (antico richiamo alla tradizione delle odierne luminarie). In prossimità del solstizio d’inverno si svolgeva la festa detta Sigillaria (20 dicembre), durante la quale i parenti si scambiavano in dono i “sigilla” (statuette) dei familiari defunti durante l'anno.

In attesa della festa, il compito dei bimbi delle famiglie riunite nella casa patriarcale, era di lucidare le statuette e disporle, secondo la loro fantasia, in un piccolo recinto nel quale si rappresentava un ambiente bucolico in miniatura (da qui il nome “presepio”, dal latino prae = innanzi e saepes = siepe).

Nella vigilia della festa, dinnanzi al recinto del presepe, la famiglia si riuniva per invocare la protezione degli avi e lasciare ciotole con cibo e vino. Il mattino seguente, al posto delle ciotole, i bambini trovavano giocattoli e dolci, "portati" dai loro trapassati nonni e bisnonni (evidente genesi dell’odierno “Babbo Natale”, altro che San Nicola!).

Dopo l'assunzione del potere nell'impero (IV secolo), in pochi secoli i cristiani tramutarono, con la forza e le persecuzioni, le feste tradizionali in feste cristiane, mantenendone i riti e le date, ma mutando i nomi ed i significati religiosi.

Essendo una tradizione molto antica e particolarmente sentita (perché rivolta al ricordo dei familiari defunti), il presepe sopravvisse nella cultura rurale con il significato originario almeno fino al XV secolo e, in alcune regioni italiane, ben oltre.

Ennesima dimostrazione che tutte religioni sono una reazione primitiva oppure infantile, egocentrica e nevrotica al terrore della morte e del nulla, allorquando non si riesce ad accettare in maniera adulta, razionale e responsabile, il naturale ciclo della vita umana.
(fonte documenti: Wikipedia)

ATEISMO ANTIRELIGIOSO