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La favola di “Gesù bambino”, il dio neonato partorito da una vergine, oltre ad essere un prodotto della fantasia, è una invenzione per niente originale. Infatti il cristianesimo, una delle tante sette ebraiche nata circa duemila anni fa in Palestina, nel creare le proprie funeste fiabe ha letteralmente plagiato i miti religiosi del passato.
A volte, da "piccole" bugie possono nascere grandi follie collettive...! |
Molti secoli prima della nascita della religione cristiana, in alcuni paesi vicini alla Palestina, gli Dei che personificavano il mito del Dio Sole, nascevano da una vergine il 25 dicembre (Solstizio d’inverno), morivano e risuscitavano il 23-25 marzo (Equinozio di primavera, ovvero la "Pasqua" cristiana).
In realtà il Solstizio d’inverno corrisponde al 21-22 dicembre, in cui si ha la notte più lunga e il dì più corto dell’anno, ma subito dopo le giornate iniziano ad allungarsi ed il sole sembra “rinascere”.
In realtà il Solstizio d’inverno corrisponde al 21-22 dicembre, in cui si ha la notte più lunga e il dì più corto dell’anno, ma subito dopo le giornate iniziano ad allungarsi ed il sole sembra “rinascere”.
Le popolazioni antiche di ogni parte del mondo, incapaci di dare una spiegazione scientifica ma instintivamente coscienti della importanza del sole per la vita, costruirono ogni tipo di miti e leggende religiose.
In Persia, il più antico Dio Sole era Mitra che aveva come sposa Anahita (che vuol dire l’Immacolata), da cui deriva ovviamente anche la leggenda cristiana della “Vergine Maria”. In seguito Mitra diventerà Tammuz in Babilonia, Osiris in Egitto, Adonis in Siria, Attis in Frigia, Ercole, Bacco, Apollo in Grecia, Sol Invictus nell’impero romano e per ultimo…Gesù in Palestina!
Il traguardo ultimo, quanto lontano, è quello di abolire la festività del Natale cristiano ed istituire la festa del Solstizio d’inverno il 21 ed 22 dicembre. La strada per raggiungere questo obbiettivo è lunga, ma bisogna iniziare a costruirla. Ecco alcune strategie concrete per iniziare a demolire il Natale cristiano e riprenderci la festa che ci è stata scippata:
Tutte le religioni - islam, cristianaesimo ed ebraismo in primis - vengono create e usate dalle caste militari, economiche e religiose per sfruttare le masse a proprio vantaggio. |
1) In famiglia, nel luogo di lavoro, tra gli amici, nella propria associazione, nel luogo di militanza politica non accettare mai l’augurio di Buon Natale, ma replicare sempre con prontezza e decisione: “Natale? Ma che roba è? Casomai “Buon solstizio d’inverno” o “Buone feste”!” E spiegare le origini millenarie di questa ricorrenza ed il suo reale significato naturale ed umano, non religioso.
2) Depurare la festa da qualsiasi riferimento religioso: fare solo l’albero addobbato e non il presepio cristiano, al massimo un presepio laico eliminando qualsiasi personaggio o simbologia religiosa al suo interno.
3) Contestare la presenza dei presepi cristiani, funzioni e riti religiosi all’interno di strutture pubbliche e statali e premere sempre per la sola presenza dell’albero addobbato.
4) Tutte le associazioni atee, laiche e anticlericali facciano una proposta di legge unitaria che chieda il ripristino della millenaria festa laica del Solstizio d’inverno nelle date del 21 e 22 dicembre.
5) Dato che le condizioni storiche per l'approvazione di una simile legge richiederà molte battaglie e tempi assai lunghi, nel frattempo, chi può, esiga sempre dal datore di lavoro uno o due giorni di ferie il 21 o 22 dicembre per motivi di convinzioni filosofiche personali: dato che già in Italia si registrano alcuni casi vergognosi di concessione di giorni di riposo per i musulmani nel periodo del ramadan, allo stesso modo noi atei dobbiamo cercare di far saltare tutto il sistema giuridico di privilegi religiosi, chiedendo un trattamento identico in tutto e per tutto, per poi chiederne l'abolizione totale.
Basta con la folle menzogna del natale cristiano, foriero di tante tragedie per l’umanità! Riprendiamoci il nostro millenario, laico e soprattutto tangibile Solstizio d’inverno!
Vignetta 1: testo dell’AA, disegno tratto dal Vernacoliere - Vignetta 2: testo e disegno dell'UAACS
ATEISMO ANTIRELIGIOSO